Posso eliminare i carboidrati per dimagrire? ASSOLUTAMENTE NO! Purtroppo nella società di oggi si tende a sfavorire il consumo di carboidrati per favorire la perdita di peso, ma a meno di comprovate patologie dove sono necessari piani dietetici mirati (come nel caso della dieta chetogenica), la carenza di carboidrati può risultare un rischio per la salute. I carboidrati hanno un ruolo fondamentale nell'alimentazione umana in quanto rappresentano la principale fonte di energia per l’organismo di immediato utilizzo. Sono presenti principalmente nei cereali e nei loro derivati (come il pane, la pasta o i grissini), nei tuberi e in misura minore, anche nella frutta. In media forniscono 4 kcal per grammo, anche se il loro valore energetico oscilla dalle 3,74 kcal del glucosio alle 4,2 Kcal dell'amido. Si dividono in semplici e complessi in base alla loro struttura chimica. Quelli semplici, chiamati anche zuccheri comprendono:
-i Monosaccaridi: con struttura molto semplice, fanno parte di questi il glucosio, il fruttosio e galattosio
-i Disaccaridi: formati dall'unione di due monosaccaridi, come il saccarosio (fruttosio+glucosio), il maltosio (glucosio+glucosio) e il lattosio (galattosio+glucosio).
-gli Oligosaccaridi: formati da 2 a 10 molecole di monosaccaridi, come le maltodestrine.
Quelli complessi sono definiti anche Polisaccaridi, formati anche da migliaia di monosaccaridi e si dividono in polisaccaridi di origine vegetale (come amido e fibre) e quelli di origine animale (come il glicogeno, una riserva di glucosio presente nei nostri muscoli scheletrici e nel fegato, prontamente utilizzato durante l'attività fisica).
Tra tutti, quello di maggiore interesse risulta essere il glucosio, la forma in cui devono essere trasformati gli altri zuccheri per poter essere utilizzati dal nostro organismo. In una dieta bilanciata, l'apporto di carboidrati deve attestarsi tra il 45 e il 60% del fabbisogno energetico giornaliero, inoltre è consigliabile migliorare la qualità dei carboidrati consumando maggiormente i cereali integrali, più ricchi in nutrienti e fibra oltre ad essere digeriti più lentamente, favorendo un progressivo rilascio di zuccheri rispetto a quelli raffinati.
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